Diana Grandin in cucina, a casa e fuori casa

Barrette “spezzafame” versione II – senza zucchero

Posted on | gennaio 29, 2016 | Lascia un commento

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L’idea di preparare delle nuove barrette “spezzafame” me l’ha data mia nipote Federica e a me questo è bastato per mettermi all’opera. Ho pensato che era arrivato il momento di provare questa simpatica ricetta di Jamie Oliver che conservavo in un cassetto già da un po’.
Vi riporto pari pari l’originale, ma in quelle che ho preparato non c’è la cannella ed ho sostituito i pistacchi con noci, nocciole e poi ho aggiunto anche qualche albicocca disidratata.

Ora tocca a voi divertitevi a sostituire qualche ingrediente e se preferite barrette più dolci usate latte di mandorla dolcificato e magari qualche pezzettino di cioccolato al latte, le varianti sono infinite!
Qui trovate la versione dolce che avevo preparato tempo fa.

3 banane molto grandi mature
100 ml di latte
la scorza di una arancia grattugiata
1/2 cucchiaino di cannella in polvere
250 g di fiocchi d’avena
1 cucchiaio di semi di sesamo
125 g di datteri senza nocciolo e tagliuzzati
50 g di pistacchi

Accendete il forno a 180°. Oliate una teglia quadrata di 20 × 20 e foderata con carta forno. Pestate le banane con una forchetta all’interno di una ciotola molto capiente quindi aggiungete il latte, la buccia dell’arancia, la cannella e un pizzico di sale mescolando per bene.

Amalgamare al composto anche tutti gli ingredienti restanti e versate tutto dentro la teglia livellando con un cucchiaio. Infornate e cuocete per circa 25 minuti o fino a quando il composto non risulterà dorato. Togliere la teglia dal forno lasciandolo acceso e fate intiepidire per cinque minuti. Tagliate a vostro piacere le barrette. Foderate la teglia del forno con carta forno da già te le barrette sottosopra rispetto la prima cottura e mettete in forno per 10 minuti in modo che diventino croccanti. Togliete dal forno lasciatela raffreddare e servite subito oppure le potrete conservare in un contenitore ermetico. Possono essere consumate al massimo entro una settimana.

Diana Grandin è una cuoca in prova

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