Diana Grandin in cucina, a casa e fuori casa

Petto d’anatra all’arancio

Posted on | dicembre 2, 2011 | Lascia un commento

Questa è una di quelle ricette semplici ma di grande effetto, non occorre dedicarle tanto tempo e una volta provata non se ne può più fare a meno. Potrebbe essere una bella idea per una cena natalizia oppure proprio per il pranzo di Natale. Avrete modo di dedicarvi ad altro, tipo scartar regali, mangiare torrone, sfogliare l’ultimo libro acquistato o meglio………. preparare il resto delle portate.

800 gr di petto d’anatra
1 arancio (succo e scorza)
1 bicchierino di liquore all’arancia
sale

Prima di tutto preparatevi l’arancia, ricavate solo la parte arancione dell’arancia, tagliatela a striscioline e tuffatele in poca acqua fredda, fatele bollire un minuto, scolatele, rimettetele nel pentolino con dell’altra acqua fredda, riportate a bollore per un altro minuto e scolatele ( in questo modo la parte amara si disperderà nell’acqua lasciando alla buccia un sapore delicato e profumato).
Spremete l’arancio e tenete da parte il succo.
Ora mettete a scaldare padella antiaderente, preferibilmente con il fondo spesso e nel frattempo controllate che nel petto d’anatra non abbia qualche residuo di piuma, se così fosse mi raccomando togliertelo, tagliate anche un po’ della pelle più spessa ai lati, lavate il petto d’anatra asciugatelo bene, salate e appoggiatelo sulla bistecchiera dalla parte della pelle, lasciate cuocere per 5 minuti senza coprire.
Buttate tutto il grasso che è fuoriuscito durante la cottura, giratelo e fatelo cuocere altri 5 minuti dall’altro lato,….. non fate caso agli schizzi che salteranno ovunque, pulirete più tardi…. sfumate con il liquore, il succo d’arancia, la buccia a striscioline d’arancia e regolate di sale e lasciate restringere il sughetto.
Trasferite il tutto in una pirofila ed infornate a 160° per 20 minuti circa, poi coprite con un foglio di alluminio e continuate la cottura per altri 5/10 minuti, la carne dovrà risultare soda ma ancora leggermente rosata, comunque scegliete voi il grado di cottura che preferite.

Diana Grandin è una cuoca in prova

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